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Cambiamento climatico: in Italia sempre più morti per i suoi effetti

Cambiamento climatico: in Italia sempre più morti per i suoi effetti

L’ultimo rapporto ISTAT mostra che in Italia il numero di morti a causa del cambiamento climatico è in aumento e il futuro preoccupa

Il cambiamento climatico ha un impatto duro sulla popolazione e ora i dati mostrano che anche in Italia il numero di morti a esso legate è in aumento. L’ultimo rapporto ISTAT ha evidenziato che nel nostro Paese freddo e caldo estremi uccidono sempre più persone e il quadro non appare destinato a migliorare. A rischio sono soprattutto le categorie più fragili e ora le autorità sono chiamate a mettere a punto piani d’azione puntuali.

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@envatoelements

Morti legate al cambiamento climatico in Italia

In Italia il 2022 è stato un anno terribile per quanto riguarda il numero di morti legate al cambiamento climatico. A certificarlo ci ha pensato il rapporto ISTAT sugli indicatori demografici relativi all’annata. I dati hanno mostrato che nel nostro Paese nei 12 mesi presi in esame si sono verificati 713.000 decessi. 265.000 di questi sono avvenuti, però, nei mesi in cui le condizioni climatiche risultano più problematiche, ovvero tra dicembre e gennaio, per il freddo, e tra luglio e agosto, per il caldo. Si tratta del 40% del totale. L’ISTAT ha sottolineato che il quadro evidenzia in modo inequivocabile che gli effetti del riscaldamento globale stanno assumendo rilevanza anche “sul piano della sopravvivenza”.

Chi subisce di più il cambiamento climatico nel nostro Paese?

I dati ISTAT hanno mostrato che l’aumento del numero di morti connesse al cambiamento climatico riguarda determinate fasce di popolazione più di altre. Su tutto il 2022, l’85% dei decessi ha coinvolto gli over 70, ma i dati peggiorano notevolmente nei mesi in cui le condizioni meteo sono più difficili. Nei periodi caratterizzati da freddo e caldo estremi, per la fascia d’età considerata, i decessi sono risultati dell’80.7% maggiori per gli uomini, e del 90% per le donne. In Italia per la prima volta nel 2022 si sono, poi, registrate meno di 400.000 nascite e l’età media appare in continuo rialzo. L’ISTAT rimarca, dunque, che nel contesto di un Paese “a forte invecchiamento” gli effetti del riscaldamento globale assumono ancora più importanza.

Come il cambiamento climatico colpisce l’Italia

I dati su come il numero di morti legate al cambiamento climatico sia in costante crescita non devono stupire. L’impatto del riscaldamento globale sul nostro Paese passa, infatti, tutt’altro che in sordina. Le ondate di calore hanno fatto registrare temperature da record durante tutto il periodo estivo e gli inverni non si sono dimostrati meno clementi.

Quello del 2022 non è, per altro, un unicum. Dei picchi di mortalità si erano registrati anche negli anni 2003, 2015 e 2017. L’aumento dei decessi era stato rispettivamente del 5.2%, 8.2% e 5.5%. Il 35% del totale era, anche in questi casi, concentrato nei 4 mesi climaticamente più critici. Tre delle quattro occorrenze si sono, dunque, verificate nell’ultimo decennio e ciò appare significativo.

Anche in Italia il cambiamento climatico causa sempre più morti. Anziani e soggetti fragili, affetti da patologie, ne subiscono maggiormente l’impatto e il Sistema Sanitario Nazionale si trova spesso sotto pressione nei periodi critici. Mettere a punto sistemi di allerta precoce ed educare la popolazione a comportamenti virtuosi resta prioritario. Senza il rispetto dei termini fissati dal Paris Agreement, però, la situazione non potrà che aggravarsi.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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