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Brandy o whisky: usare i distillati per cucinare

Brandy o whisky: usare i distillati per cucinare

Usare brandy o whisky per cucinare può sembrare uno spreco, ma aggiungere i liquori in fase di cottura aiuta a preparare piatti saporiti

Aggiungere brandy, whisky o cognac agli ingredienti per cucinare potrebbe sembrare un inutile spreco. Eppure una delle tecniche di cottura più utilizzate dagli chef di tutto il mondo è il flambé, un modo di cucinare particolare che non lascia indifferente nessuno. Vediamo perché si aggiungono i distillati a certe pietanze e come si cucinano.

brandy o whisky per cucinare
@envatoelements

La cottura flambé

Molti chef a fine cottura aggiungono brandy, whisky, o cognac per cucinare un piatto flambé. Portano la pentola ancora calda direttamente in tavola, vi versano sopra l’alcool e gli danno fuoco con una fiamma viva. Ovviamente i commensali rimangono sempre molto colpiti. Ma la cottura flambé non ha solo un effetto scenografico: serve per fare evaporare l’alcool e bruciare gli zuccheri presenti nel liquore, conferendo un sapore particolare alle pietanze in preparazione.

Brandy e whisky per cucinare piatti gustosi

Brandy e whisky sono utilizzati in cucina non solo per cucinare piatti flambé. Ci sono infatti altri modi per cucinare utilizzando i distillati e altre sostanze alcoliche. In effetti, anche il vino, soprattutto quello bianco, viene impiegato in tantissime ricette per insaporire gli ingredienti. Anche la birra viene utilizzata in cucina per dare un gusto particolare al cibo, basti pensare ai fritti in pastella a base di birra fredda, che hanno una fragranza e un sapore del tutto particolari. Similmente, anche i distillati sono spesso utilizzati in cucina per conferire alle pietanze un aroma particolare.

Trucchi per cucinare con i distillati

Non esistono regole specifiche in materia. Se si vogliono utilizzare i distillati come brandy e whisky per cucinare, le uniche regole sono provare, sperimentare e osare. Per esempio, anche riguardo il dosaggio non ci sono indicazioni precise. Se non siamo abituati a cucinare con i distillati, ma magari ogni tanto sfumiamo il risotto con un po’ di vino, evitiamo di commettere un errore tipico.

Se nel risotto mettiamo un bicchiere di vino con gradazione alcolica X, utilizzando un distillato con una gradazione molto maggiore saremo indotti a pensare di dover ridurre la dose. In realtà non funziona esattamente così. A contatto con il calore, l’alcol evapora rapidamente. Ciò che varia sicuramente è il sapore. I distillati più giovani hanno un sapore più delicato, mentre quelli a lungo invecchiamento o invecchiati in barrique sono più forti.

Cosa cucinare con brandy e whisky?

Possiamo usare i distillati in cucina per preparare sia primi che secondi piatti. Ottimo è il risotto al profumo di whisky, ma anche nei piatti di pasta il sapore è esaltato dall’aggiunta dei liquori. Una carbonara, che sia a base di carne o vegana, preparata sfumando un po’ di brandy o di whisky, assume un sapore più ricco. Lo stesso vale per le verdure: che si tratti di un soffritto, di verdure stufate o di un minestrone o una vellutata, un’aggiunta di brandy o whisky non può che insaporire il piatto.

Per quanto riguarda i secondi, marinare la carne, ma anche del seitan o tempeh vegano, con l’whisky prima della cottura, rende il sapore davvero eccezionale. I distillati vengono poi anche utilizzati per preparare delle salse e cremine particolari. Il cognac, ad esempio, è uno degli ingredienti del foie gras vegano. Infine le preparazioni liquorose sono degli ottimi alleati in pasticceria. Il whisky, il cognac e il rum si abbinano bene con la frutta e nei dolci. Un classico sono il babà e la torta diplomatica, ma un goccio di liquore ci sta bene anche nel tiramisù e in altri dolci al cucchiaio.

Altri liquori nelle ricette di cucina

Whisky, brandy e cognac non sono gli unici liquori che possono essere utilizzati in cucina in aggiunta ai piatti tradizionali. Il gin, ad esempio, è perfetto per le marinature abbinato a limone o pompelmo ma è ottimo anche sulla pasta. La vodka si abbina benissimo alle preparazioni a base di carne o pesce, ma vogliamo parlare del sorbetto? Viene l’acquolina in bocca solo a pensarci! Infine la tequila, ideale per esaltare il gusto intenso dei peperoni o del cavolo, è ottima anche con i pomodori o in abbinamento a spezie piccanti.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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