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Zenzero, occhio a non esagerare!

Zenzero, occhio a non esagerare!

É sempre più facile trovarlo negli scaffali della verdura dei supermercati, lo zenzero è una pianta orientale di cui viene impiegata la radice, ricca di proprietà benefiche.

Esiste un prodotto il cui contenuto di sostanze diverse, si calcola, superi i 400 tipi differenti. Amido, proteine e grassi ne costituiscono la struttura, mentre gli oli essenziali corrispondono a circa il 3% del peso, accompagnati da una miriade di sostanza denominate generalmente gingeroli. Avrete capito a questo punto che l’argomento di questo articolo è proprio il ginger, o zenzero, spezia che sembra unire benissimo sensazioni calde e fredde.

Qualche informazione generale

Lo zenzero è una spezia ampiamente impiegata, in particolare in Oriente, con applicazioni fitoterapiche molto importanti. Quello che immaginiamo pensando alla spezia è il rizoma, o fusto sotterraneo, della pianta Zingiber officinalis, nativa dell’Asia meridionale ma coltivata nei paesi tropicali come Africa, Giamaica, Australia, etc… Il ‘tubero’ ormai bene o male lo conosciamo tutti, con la sua forma irregolare e bitorzoluta e la buccia coriacea e la polpa abbastanza dura e compatta, dal colore variabile tra il giallo pallido e il marroncino. Il sapore pungente, dovuto al suo contenuto di principi attivi, è particolarmente apprezzato nella cucina orientale, per questo viene utilizzato come aromatizzante o come spezia in generale se essiccato.

Fresco o in polvere?

Lo zenzero grattugiato fresco ha un aroma esponenzialmente più intenso rispetto a quello in polvere: alcuni test svolti in laboratorio hanno dimostrato che una parte su 35000 è sufficiente a farne riconoscere il profumo, quello in polvere rimane vicino all’una su 2000. Questa peculiarità va tenuta presente nel momento in cui si dovrà decidere se utilizzarlo per le sue sostanze volatili, in tal caso meglio optare per quello fresco. Da parte sua però la polvere risulta essere dieci volte più concentrata e sembrerebbe contenere una sostanza, lo shogaolo, che si sviluppa durante il processo di essicazione e possiede proprietà vicine all’acido acetilsalicilico, meglio conosciuto come aspirina.

Proprietà

Sembra che i marinai cinesi lo impiegassero già millenni addietro come soluzione efficace al mal di mare, proprietà confermata anche da recenti studi. L’effetto antiemetico si è rivelato ancora più importante per le donne in gravidanza, durante la quale si pensa che l’effetto sia addirittura più intenso di alcuni medicinali, come il PlasilⓇ. Da questo punto di vista sono stati smentiti alcuni studi che lo vedevano imputato per la mutagenicità di alcuni suoi componenti, risultati invece a dosi normali di assunzione del tutto innocui. In ogni caso, gli esperti consigliano di rivolgersi ad un medico in caso di assunzione durante la gravidanza. Consolidato invece il suo ruolo nel trattamento della dispesia, ovvero tutto ciò che riguarda la cattiva digestione. Lo zenzero in polvere infatti, assunto per via orale, si è dimostrata in grado di stimolare i naturali movimenti peristaltici di stomaco e intestino.

Esistono controindicazioni?

Vista la sua capacità di stimolare, oltre che la peristalsi, la secrezione di succhi gastrici, la sua assunzione è sconsigliata a chi soffre di bruciori di stomaco. Durante la gravidanza, per quanto la sua assunzione sia utile nei primi mesi per tenere a bada la nausea, potrebbe risultare pericoloso un consumo duraturo e sostenuto, quindi, come in tutte le cose, parsimonia prima di tutto. Anche chi è eccessivamente sotto peso dovrebbe evitarlo, in quanto in grado di diminuire il senso di fame. Alcuni ne sconsigliano in questo caso l’utilizzo anche per la sua proprietà di bruciare grassi, ma questa indicazione, oltre a essere poco scientifica, non ha trovato conferme.

A dover stare attenti potrebbero essere anche i diabetici, poiché i gingeroli, le sostanze attive dello zenzero, hanno la capacità di ridurre gli zuccheri nel sangue, disturbando l’effetto degli eventuali farmaci. Anche chi fa uso di anticoagulanti dovrebbe prestare attenzione: per le sue proprietà fluidificanti questo tubero potrebbe accentuarne troppo gli effetti. A mettere un punto alla questione è l’American Herbal Products Association (AHPA), che lo ha collocato nella classe A1, assieme alle altre erbe il cui consumo in dosi normali è sicuro. Va detto però che in eccessiva quantità può causare nausea e diarrea, quindi mi raccomando, non utilizzato come contorno!

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


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