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WeinZelt: all’Oktoberfest c’è anche il vino italiano

WeinZelt: all’Oktoberfest c’è anche il vino italiano

Quando si parla di Oktoberfest, tutto ci viene in mente tranne il vino. Siamo stati a Monaco di Baviera a visitare la festa della birra più famosa del mondo e abbiamo scoperto nientemeno che l’esistenza di un’intera tenda dedicata proprio al nostro nettare d’uva preferito!

La tenda si chiama WeinZelt - letteralmente la tenda del vino - e parlando con le persone incontrate durante la nostra visita i pareri e i giudizi su questo posto sono sorprendentemente in contrasto: molti la adorano mentre altri la considerano troppo snob. Questo a causa del costo alto del vino e al fatto che è una tenda per lo più per i residenti di Monaco che ricercano dopo anni un’esperienza diversa dalla «solita» blasonata e ottima birra tedesca.

Una tenda inaspettata

La principale caratteristica di questa tenda è che ci sono anche - forse soprattutto - prodotti non di Monaco! Ok, magari può non suonare così strano ma bisogna ricordarsi la regola aurea: la birra servita all’Oktoberfest deve essere prodotta a Monaco di Baviera. Sola la WeinZelt fa eccezione, e sul menù troviamo vini francesi, austriaci e anche il nostro amato vino italiano.

Ci siamo dedicati proprio alle etichette italiane, provando in particolare lo Chardonnay piemontese Fosche, una DOC della cantina Terre Da Vino, una bottiglia interessante dalle note fruttate soprattutto verso gli agrumi, ma che conserva un’ottima struttura e persistenza. Gli fa degna compagnia un Lugana bresciano, DOC proposto da Ca' dei Frati, un ottimo vino al tipico sapore fresco e aromatico, tendenzialmente dolce. Per chiudere abbiamo voluto dare una chance anche ai rossi, in particolare con Le Difese, un toscano DOC prodotto dalla Tenuta San Guido, fatto con Cabernet e un 30% di Sangiovese, per un vino di buona struttura e estrema morbidezza.

Nel caso li vogliate assaggiare potete trovare queste bottiglie anche su Amazon:

Anche l'ambiente fa la sua parte

Entrando nella tenda la prima cosa che balza agli occhi è l’architettura dell’ambiente, caratterizzata dal tipico legno avvolto in vari punti da rami di vite e da figure che riprendono il vino, la vendemmia e le botti di rovere. Le panche sono anch’esse in legno e l’atmosfera e i profumi sono completamente diversi da ogni altra tenda. Sui tavoli non troviamo i tipici boccali da litro ma troviamo bicchieri e glaciette per contenere le migliaia bottiglie di vino vendute.

Un altro dettaglio degno di nota è il fatto che tutte le tende chiudono alle 11 tranne quella dei vini, che invece chiude all’una. Questo la rende un punto di riferimento per le persone che non hanno voglia di terminare la serata troppo presto. È stato molto bello trovare prodotti italiani all’Oktoberfest, ci auguriamo per le prossime edizioni di trovare sempre più regioni rappresentate in questa straordinaria e del tutto atipica «tenda».


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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