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Uva Concord, il viola che fa la differenza

Uva Concord, il viola che fa la differenza

Con l'uva Concord i piatti si tingono di viola, la moda alimentare del 2017 è quella di consumare cibi dalle sfumature violacee.

Ebbene si, quest’anno gli alimenti dalle tonalità sgargianti hanno inondato il campo gastronomico di sfiziose ricette e pietanze attraenti. Tramite l’aiuto di nutrizionisti, blogger e appassionati di cibo il fenomeno del purple food è decollato sino a diventare tendenza, basti pensare alla dolce uva concord. Una questione solo estetica? Non proprio, molti esperti sottolineano l’importanza di questo colore nella nostra alimentazione, confermandone le eccellenti qualità nutrizionali degli alimenti che lo posseggono. Un vero toccasana per il nostro organismo, sia per la qualità di polifenoli contenuti, utili a ridurre l’invecchiamento ossidativo delle cellule, sia per la densità di nutrienti.

Il Whole Foods Market ad esempio, un rivenditore di generi alimentari molto famoso negli Stati Uniti, ha posizionato sul suo sito web tra i primi dieci top trend del 2017 gli alimenti viola , sottolineandone la forza e l’importanza. Nell’ampia lista di prodotti intitolata «Purple Power» è presente una vasta gamma di alimenti colorati con l’inclusione di commenti didascalici sugli annessi benefici. La lista comprende bevande, snack e cereali per la prima colazione rigorosamente viola, formulati secondo l’utilizzo di ingredienti colorati, ottenuti dall’estratto di un tipo d’uva molto particolare. Concord è il nome dei nostri grappolini miracolosi dalle ottime proprietà nutrizionali.

Origini e impiego commerciale dell’uva Concord

Particolarmente saporita e ricca di polifenoli l’uva Concord è originaria della parte orientale delle aree vitivinicole statunitensi. Prende il nome dalla sede attuale dove è ubicata, una vigna nel Massachussets che risale a 100 anni fa. Prima di scoprire l’uva perfetta, Ephraim Wales Bull piantò nella sua fattoria Concord più di 20.000 piantine diverse. Il povero agricoltore morì senza i giusti e dovuti riconoscimenti, ma è grazie al suo operato se ogni anno oltre 400.000 tonnellate di uve Concord vengono raccolte per la produzione di gelatine e succhi di frutta.

Ha un colore che varia dal viola al nero, la sua buccia è robusta e facile da rimuovere. Il sapore però è meno dolce rispetto alle altre varietà, ecco perché viene raramente venduta a grappoli freschi e utilizzata per altri impieghi. Confetture, gelatine, succhi di frutta, e caramelle sono i prodotti, disponibili in molti mercati, realizzati partendo dai suoi acini. È poco usata invece per la produzione di vini, infatti una delle sue prime applicazioni commerciali fu quella del grape juice, succo d'uva pastorizzato in modo da non fermentare creando una gradevole e sana alternativa analcolica al vino. In Italia è abbastanza facile imbattersi anche in una particolare focaccia dolce fatta con dell'uva nera, anche se la varietà non è esattamente la stessa.

Il suo succo è ricco di proprietà antiossidanti

Stanchi della solita spremuta d’arancia? Il succo di uva Concord ha circa il doppio dei benefici e delle proprietà antiossidanti. I suoi grappoli sono ricchi di fibre, minerali, vitamine B1, B6 e C, un'ottima fonte di flavonoidi e antociani responsabili della sfumatura violacea. La ricerca, tra l'altro, mostra che i flavonoidi hanno un’influenza positiva sul nostro organismo e se assunti con regolarità ridurrebbero l’incidenza di malattie cardiache. Sono notizie che vanno ovviamente approfondite separatamente con scrupolosità.

Molto interessante è invece lo studio documentato nel Journal of Food Chimica Agraria nel marzo 2007, su 13 succhi di frutta esaminati: il succo d'uva Concord sarebbe quello con il più alto contenuto di antiossidanti. Allora non ci resta che fidarci e provarlo!

Fonti: theguardian.com - concordgrape.org - healthmad.com - picquery.com


Mariaelena Parrottino
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Studio scienze gastronomiche, amo viaggiare e scoprire cose nuove. Nel tempo libero scrivo della mia passione più grande il cibo, o meglio il buon cibo. Credo che ogni piatto abbia una storia da raccontare e scoprire, emozioni ed esperienze che ogni persona ha messo li dentro.
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