inNaturale
Home
>
Tipologie e modalità di preparazione del caffè

Tipologie e modalità di preparazione del caffè

Essendo una bevanda diffusa in tutto il mondo è facile intuire che ne esistono una miriade di varietà, ciascuna con la possibilità di essere preparata in modi diversi

Caffè espresso, americano, shakerato, freddo o caldo, sono tante le tipologie di questa bevanda che potete chiedere ad un bancone di un bar, ad oggi è possibile ordinarlo anche d’orzo o al ginseng, ma in questo articolo parleremo, per citare il cantautore italiano Guccini, del ‘caffè caffè’.

Le varietà di caffè

Tra le sessanta specie del genere caffea, catalogate dal botanico svedese Carlo Linneo, sono solo quattro quelle di maggiore rilevanza sul mercato: la Coffea Arabica, la Coffea Robusta, la Coffea Liberica e la Coffea Excelsa.

Coffea Arabica – questa specie comprende circa i ¾ della produzione mondiale. I chicchi, dalla forma appiattita e allungata, presentano una grande quantità di oli essenziali che gli donano un sapore molto aromatico, inoltre per l’elevato contenuto di zuccheri è tendenzialmente dolce e meno amaro, rispetto ad altre varietà, per il suo basso contenuto di caffeina, tra lo 0,8 - 1,4%.

Coffea Robusta – la sua caratteristica è quella di essere la specie più resistente, cresce anche a 1000 metri sul livello del mare. I chicchi hanno una forma tondeggiante e la bevanda si presenta meno delicata dell’Arabica e più astringente per il suo più elevato contenuto in caffeina (1,7 - 4%).

Coffea Liberica – originaria della Liberia e coltivata in Africa e Indonesia, rappresenta solo l’1% della produzione mondiale. I chicchi, molto grandi, donano al caffè un sapore gradevole e profumato, molto apprezzato dagli scandinavi.

Coffea Excelsa – Specie molto resistente alla siccità e alle malattie. I chicchi hanno una resa molto elevata e donano al caffè un sapore molto simile a quello della Coffea Arabica.

Voi come lo preferite?

Le modalità di preparazione del caffè sono molteplici e si possono distinguere tra quelle ‘di macerazione’ e quelle ‘per percolazione’. La prima tipologia consiste nel contatto prolungato della polvere di caffè con acqua, come il caffè ad infusione o alla turca; nella seconda invece l’acqua attraversa la polvere di caffè per poi raccogliersi in un altro contenitore, questo è il caso del caffè alla napoletana, dell’espresso o quello preparato con la moka. Andiamo più nel dettaglio.

Ad infusione – è un semplice e antico metodo adottato in Francia per la prima volta nel 1771. L’acqua viene portata ad ebollizione, poi tolta dal fuoco e infine viene aggiunta la polvere di caffè lasciata in infusione per circa 5 minuti. Successivamente il caffè ottenuto viene versato nelle tazze facendolo passare attraverso un filtro. Una variante di questo metodo è il Frec press, la differenza riguarda il contenitore di preparazione che è composto da un filtro dello stesso diametro della caffettiera unito da un’asta al coperchio: una volta pronto il caffè, la rete metallica spinge sul fondo la polvere esausta.

Alla turca – questo sistema è molto diffuso nella penisola balcanica. Il caffè viene preparato per tradizione in una caffettiera in rame, la polvere e lo zucchero vengono addizionate all’acqua e portato ad ebollizione. Può essere bevuto sia con la polvere in sospensione oppure viene fatto riposare per qualche minuto in modo da far depositare il residuo sul fondo.

Alla napoletana– attualmente poco diffuso, è un metodo di preparazione che vuole una particolare caffettiera a due contenitori sovrapposti con un filtro pieno di caffè nel mezzo. La caffettiera viene posizionata sul fornello dalla parte del contenitore pieno di acqua fino ad ebollizione, successivamente la caffettiera viene capovolta e l’acqua cade nel contenitore sottostante attraversando la polvere di caffè.

Moka– Tipicamente italiano, nonché l’evoluzione della preparazione alla napoletana. In questo caso viene usata una caffettiera composta da un contenitore inferiore contenente l’acqua, al di sopra un filtro con il caffè e un secondo contenitore con il compito di raccogliere la bevanda pronta. Il caffè viene attraversato dall’acqua grazie alla spinta della pressione generata dal vapore del bollitore inferiore e raccolto in quello superiore, si otterrà così una tazza dal sapore forte e dall’aroma intenso.

Espresso – forse il più amato dagli italiani, nonché il metodo che sfrutta maggiormente le potenzialità della polvere. La pressione in questo caso è molto alta e permette di estrarre sia le sostanze solubili, responsabili del gusto, sia oli essenziali che donano grande aroma e colloidi, che garantiscono un buon corpo al caffè.

Fonti: Taccuinistorici - Wikipedia - Caffe - Gastonauta - Lastampa - Naturasocial


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte