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Sur Lie, il Prosecco con il fondo

Sur Lie, il Prosecco con il fondo

Quando le moderne tecniche di vinificazione e spumantizzazione non erano ancora state inventate, esistevano modalità alternative di produzione, ritornate ora in auge. Il Prosecco Sur Lie ha con sé sentori unici, che parlano di storia e tradizione.

Se vi presentassero un calice di Prosecco torbido, cosa fareste? Inorridireste e chiedereste subito al cameriere di cambiarvelo? L’eccessivo allarmismo non serve, se si tratta di Prosecco Sur Lie. Questa dicitura identifica il metodo più antico per produrre il Prosecco spumante. In un mondo come quello del vino, in costante ricerca di novità gustative e produttive, Il Prosecco Sur Lie rappresenta così una riscoperta del passato.

Una perla nel panorama vinicolo

Il metodo più antico per produrre Prosecco spumante è quello sur lie, termine francese che letteralmente significa «sopra lo sporco» ovvero sopra i lieviti. Prima che venissero introdotte le autoclavi, utilizzate per la seconda fermentazione nel metodo Charmat-Martinotti, questa veniva effettuata direttamente in bottiglia, usando l’uva base del Prosecco, l’uva Glera.

La caratteristica interessante è che, a differenza del metodo champenoise, non viene effettuata la sboccatura, necessaria per rimuovere lieviti inattivi e sedimenti accumulati sul fondo della bottiglia. La presenza e lo sviluppo nel vino di questi microrganismi ne favoriscono l’aumento di complessità.

Metodo di produzione

Seguendo le antiche procedure, dopo la prima fermentazione del mosto, il vino viene travasato in damigiane, dove riposa per tutto l’inverno. Per l’imbottigliamento, è necessario aspettare fino a marzo-aprile, quando le temperature iniziano ad alzarsi. Grazie così alle temperature favorevoli, in bottiglia inizia il processo di rifermentazione alcolica spontanea.

Il momento idoneo per imbottigliare è appena si iniziano a sviluppare delle bolle nel vino, causate dall’attivazione dei lieviti. Le bottiglie vengono lasciate riposare al buio ad una temperatura media di 12-15° per circa 20 giorni. Il vino che si ottiene è un vino torbido, asciutto e armonico con un deposito di lieviti alla base della bottiglia.

Al momento dell'assaggio

Il Prosecco Sur Lie si può degustare in due modi differenti, limpido oppure torbido. Nel primo caso, per rimuovere i sedimenti, è sufficiente far decantare il vino in una caraffa, così che gli stessi si depositino nuovamente sul fondo. In alternativa si può favorire la distribuzione delle sostanze in sospensione, agitando la bottiglia di vino. Ogni assaggio risulterà totalmente differente, in quanto le sostanze disciolte sono in grado di dare sentori e sensazioni differenti, in base alla concentrazione raggiunta.

Il perlage del Prosecco Sur Lie è delicato, il sapore leggero e floreale. Il bouquet olfattivo rilascia intense note di frutta bianca, pur cambiando ad ogni assaggio. I lieviti sul fondo lo rendono un vino morbido, piacevole per accompagnare un aperitivo e piatti dai sapori delicati. Eccellente, inoltre, l’abbinamento con portate grasse, come salumi, affettati e fritture di pesce.

Fonti: wineatwine.com - winefolly.com


Caterina Limido
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Laureata in Scienze Gastronomiche, viaggio alla costante ricerca di nuovi spunti. Contagiosa nella passione e nella condivisione del mondo degli spirits, perennemente in bilico tra la filosofia del sapore e una degustazione di vino.
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