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Sardegna: alla scoperta delle tombe dei giganti, tra storia e leggenda

Sardegna: alla scoperta delle tombe dei giganti, tra storia e leggenda

La Sardegna è una terra magica dove storia e leggenda si fondono. Questo avviene anche per le tombe dei giganti, luoghi ricchi di mistero.

La Sardegna, affascinante isola nel cuore del Mediterraneo, custodisce numerosi segreti e misteri che risalgono all'antichità. Uno dei più affascinanti è legato alle tombe dei giganti e alle leggendarie creature mitologiche che secondo alcuni ivi vennero sepolte. Questi monumenti megalitici, presenti in diverse parti dell'isola, sono testimoni silenziosi di un passato misterioso e affascinante.

Sardegna: alla scoperta delle tombe dei giganti, tra storia e leggenda
@BeatricePiselli

Origini e caratteristiche delle tombe dei giganti

Le tombe dei giganti sono strutture funerarie risalenti al periodo compreso tra il 2500 e il 1100 a.C. Queste imponenti costruzioni sono costituite da grandi lastre di pietra, disposte a formare una sorta di corridoio. La camera funeraria può variare in lunghezza, da pochi metri fino a quasi 30 metri nelle tombe più grandi, con un'altezza di 2-3 metri e solitamente termina con un'abside. 

Sono composte principalmente da monoliti conficcati nel terreno a formare un semicerchio chiamato Esedra. Al centro dell'Esedra si erge una Stele, un grande monolite di forma circolare, alta diversi metri e con una piccola apertura nella parte inferiore che simboleggia l'accesso alla vita ultraterrena. Di fronte all'Esedra, spesso si trova un piccolo Betile, un menhir che funge da protezione per i defunti. 

Con il passare del tempo, la classica struttura dolmenica, caratterizzata da lastre di pietra conficcate nel terreno, è stata sostituita da una costruzione simile ai nuraghi, con filari orizzontali di pietre che formano una muratura. Nonostante questa evoluzione, le tombe dei giganti hanno mantenuto la caratteristica forma a protome taurina, con l'Esedra che simboleggia secondo alcuni le corna del toro, secondo altri il grembo materno. Gli abitanti infatti veneravano le divinità del Dio Toro e della Dea Madre.

Le tombe dei giganti presentano un orientamento astronomico, puntando solitamente verso Sud-Est, alcune volte in direzione delle costellazioni del Toro e della stella Aldebaran, testimonianza di una precisa conoscenza astronomica da parte delle antiche popolazioni sarde. 

La leggenda dei giganti 

Secondo la leggenda, le tombe dei giganti sarebbero state create dai giganti, antichi abitanti della Sardegna. Queste maestose creature, di dimensioni sovrumane, si dicevano fossero dotate di una forza straordinaria e poteri magici. La leggenda narra di epiche battaglie tra i giganti e gli dei dell'Olimpo, ma alla fine i giganti furono sconfitti e sepolti nelle tombe che ancora oggi possiamo ammirare. 

Visitare una tomba dei giganti significa intraprendere un viaggio nel passato remoto della Sardegna. In molti siti, come ad esempio quello di Coddu Vecchiu o di Li Lolghi, è possibile avvicinarsi a queste antiche strutture, immergersi nella loro atmosfera mistica e scoprire i segreti che custodiscono. Attraverso l'osservazione delle tombe e degli oggetti ritrovati al loro interno, si può tentare di decifrare l'enigma dei giganti e gettare uno sguardo su una civiltà lontana nel tempo.

Le tombe dei giganti rivestono un'importanza storica e culturale fondamentale per la Sardegna. Questi monumenti rappresentano un prezioso patrimonio archeologico, testimonianza di un passato ricco di tradizioni e credenze. Attraverso lo studio di queste strutture, gli archeologi sono riusciti a ricostruire parte della vita e delle pratiche funerarie delle antiche popolazioni sarde, gettando luce su aspetti sociali, religiosi e rituali di quei tempi lontani. 

Oltre al valore storico, le tombe dei giganti sono anche opere architettoniche di notevole fascino. Le loro imponenti dimensioni e la maestosità delle pietre utilizzate lasciano senza fiato i visitatori. Ogni tomba ha una sua particolare bellezza e un'atmosfera misteriosa, che si respira ancora oggi tra quei muri di pietra millenari. 


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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