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Qualità aria: solo 7 Paesi in regola con le polveri sottili

Qualità aria: solo 7 Paesi in regola con le polveri sottili

Un report ha mostrato che nel mondo i livelli di polveri sottili nell’aria sono ancora troppo alti e ciò si ripercuote sulla salute pubblica.

L’inquinamento dell’aria rimane un problema per molti Paesi, soprattutto a causa della massiccia presenza di polveri sottili. Queste, prodotte da pneumatici, automobili e scarichi industriali, hanno un impatto devastante sulla salute umana e continuano a essere ubiquitarie. Un recente report di IQAir ha, anzi, dimostrato che in moltissime aree del mondo i livelli di particelle sono ben oltre i valori soglia fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e la situazione appare preoccupante.

Qualità aria: solo 7 Paesi in regola con le polveri sottili
@envatoelements

Aria: dove si trovano le polveri sottili? 

La società svizzera IQAir ha stilato una classifica della qualità dell’aria nel mondo, guardando ai livelli di polveri sottili presenti nelle singole aree. Il report è stato redatto utilizzando i dati raccolti in 30.000 stazioni, sparse in 7.812 città, all’interno di 134 Stati. Ne è emerso che solo 7 nazioni rispettano a oggi gli standard imposti dall’OMS. Quest’ultima ha dato una stretta ai valori soglia relativi alle polveri sottili nel 2021, fissando il limite medio annuo a 5 microgrammi di PM 2.5 per metro cubo. 

I Paesi virtuosi sono: Finlandia, Estonia, Grenada, Islanda, Australia, Nuova Zelanda e Mauritius. A occupare i posti dei fanalini di coda troviamo, invece, Bangladesh, Pakistan, India, Tagikistan e Burkina Faso. Nel primo la quantità di PM 2.5 in atmosfera supera di 15 volte gli standard.

Inquinamento dell’aria da polveri sottili in Italia e nel mondo 

I dati sulle polveri sottili mostrano che la qualità dell’aria rimane in vaste aree del pianeta pessima. Il primato di città più inquinata spetta a Begusarai, in India, e il Paese ospita anche le altre 9 metropoli peggiori. In Europa si registra un generale miglioramento, ma solo il 7% delle realtà urbane ha soddisfatto gli standard OMS. 

A stupire è, poi, il caso del Canada. Il Paese ha, infatti, visto l’inquinamento atmosferico schizzare alle stelle a causa degli incendi. La ripresa post pandemia ha dato ulteriori impulsi negativi. In Cina, per esempio, dove si stavano facendo progressi, i livelli di polveri sottili sono saliti del 6.5%. In Italia la presenza di PM 2.5 raggiunge la media annua di 15 μg/m3. Si tratta di un valore elevato, ma in linea con le norme nazionali, che alzano lo standard a 25 μg/m3.

Cosa comporta respirare polveri sottili nell’aria? 

Il fatto che nell’aria siano presenti elevate quantità di polveri sottili rappresenta una minaccia per la salute. Le minuscole particelle sono, infatti, in grado di danneggiare vaste parti dell’organismo, dato che, con le loro limitate dimensioni, possono infiltrarsi nel flusso sanguigno. Esse rappresentano un problema per pelle, occhi, cervello, cuore e polmoni. 

Non stupisce, dunque, che l’inquinamento atmosferico sia la causa di una morte prematura su sei e uccida in media ogni anno 8 milioni di persone nel mondo. Si tratta di un numero superiore a quello delle vittime combinate di AIDS e malaria. La sorte peggiore tocca alle realtà più economicamente svantaggiate, che ancora contano su sistemi di riscaldamento, metodi di illuminazione e combustibili particolarmente inquinanti.

L’aria rimane un bene prezioso e Glory Dolphin Hammes, CEO di IQAir, ha sottolineato che la lotta alle polveri sottili non è a oggi abbastanza rapida. Diversi studi dimostrano, infatti, che non esistono livelli sicuri di PM 2.5 e che persino l’esposizione a breve termine rappresenta un pericolo. A preoccupare è anche il fatto che il report rifletta una probabile sottovalutazione. Su ampie aree dell’Africa mancano, per esempio, dati attendibili.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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