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Golden Foot 2017: una cena con i campioni per una buona causa

Golden Foot 2017: una cena con i campioni per una buona causa

Nel 2010 al Golden Foot era stato protagonista niente meno che Francesco Totti e negli anni successivi si sono susseguiti grandi campioni della scena calcistica italiana e mondiale. Voi ci andreste?

Il Golden Foot 2017 offre l’occasione di cenare con cinque stelle calcistiche del momento, nell’affascinante cornice dell’Hotel Fairmont di Monte Carlo. E voi potreste esserci, accompagnatore compreso, partecipando ad un’asta il cui ricavato verrà donato in parte alla Insuperabili Onlus. Allettante, non vi pare?

Il tempio dei campioni

L’evento va in scena ogni anno dal 2003, solitamente tra settembre e ottobre con l’alto patrocinio del principe Alberto II, presenza che garantisce grande prestigio all’evento già dalle sue prime edizioni. La serata si divide in tre momenti principali: la conferenza stampa, apertura ufficiale dell’evento, introduce i quattro campioni selezionati da tutto il mondo alla stampa internazionale.

Poi è la volta della cerimonia del piede d’oro, dove i giocatori lasciano le loro impronte dei piedi su una piastrella che verrà a far parte della promenade di Larvotto, detta anche «Il tempio dei campioni». Ultima ma non ultima la notte di gala, dove viene nominato il nuovo vincitore assoluto, il Golden Foot Winner, ovvero il calciatore più votato attraverso il sito.

Una nobile causa per il Golden Foot 2017

Attraverso il sito CharityStars avrete la possibilità di aggiudicarvi un posto a questo evento come ospiti d’onore, partecipando ad un’asta che ad oggi, 29 Maggio, fa segnare 675 euro (senza aver ancora raggiunto il prezzo di riserva). Un minimo del 10% di questa cifra verrà devoluto ad una Onp, in particolare la Insuperabili Onlus, associazione che ha lo scopo di avvicinare allo sport di squadra bambini con problemi cognitivi, relazionali o di natura emotiva.

«Abbiamo cominciato quattro anni fa quasi per caso: stavamo cercando una scuola di calcio per una nostra amica affetta da sindrome di Down - racconta Davide, 34 anni, presidente di Insuperabili Onlus -. Non avendo trovato nulla ci siamo informati, abbiamo studiato e dopo sei mesi sono cominciati i primi allenamenti sui campi della società calcistica Grugliasco. All’inizio avevamo solo quattro ragazzi».

Fonti: charitystars.com - goldenfoot.com


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