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Erbe provenzali: un bland tanto tipico quanto discusso

Erbe provenzali: un bland tanto tipico quanto discusso

La storie e le proprietà delle erbe aromatiche sono state più volte protagoniste dei nostri articoli, dove abbiamo raccontato anche la nascita di alcuni dei più famosi bland di spezie come il curry. Oggi parliamo invece di un mix di erbe molto più vicino a noi: le erbe di provenza.

La Provenza

Regione storica della Francia sud orientale, è caratterizzata da un clima mite decisamente invitante grazie alla vicinanza col mare, anche se alcune zone più a ridosso delle alpi possono regalare inverni parecchio rigidi. La sua è storia molto movimentata e antica: si pensa che la grotta di Vallonnet, a Roquebrune (Alpi Marittime) sia stata occupata quasi 950.000 anni fa, mentre tracce di bracieri risalenti e più di mezzo milione di anni fa sono state trovate in un’altra spelonca a Saint-Estève-Janson.

Andando velocemente avanti con gli anni, fu una delle regioni che ospitarono grandi colonie greche e subirono le influenze più forti dai Romani mentre conobbe grande ricchezza e fama durante il medioevo, quando dalle sue terre cominciò a espandersi una civiltà raffinata divenuta poi ancora più rinomata anche per le molte citazioni che Dante fece della regione.

La cultura fortemente mediterranea quanto le influenze romane e greche si sentono molto anche nella cultura gastronomica, in particolare nell’impiego di olio d’oliva, aglio e ovviamente delle erbe aromatiche, anche se la più famosa tra queste nella regione rimane la lavanda, il cui profumo e colore dipingono un quadro indimenticabile per chiunque si avventuri in queste terre.

Le erbe

È quasi impossibile parlare della cucina sud-orientale francese senza parlare di questo mix di erbe, la cui ricetta originale è ovviamente terreno estremamente conteso. Non c’è pieno accordo nemmeno sulle tipologie di erbe contenute, figuriamoci poi le percentuali, che per alcune fonti sono veramente confuse: “26% di rosmarino, 26% di santoreggia, 26% di origano, 19% di timo e 35 di basilico”, per un totale di 135% di erbe. Strano no?

Altri propongono miscele diverse come questa: “salvia, timo serpillo, foglie di lavanda e pochissimi fiori (hanno un aroma troppo intenso), menta longifolia, basilico a foglia larga, santoreggia, maggiorana.” Si avvicina di più probabilmente un’altra fonte che propone “santoreggia (26%), origano (26%), rosmarino (26%), timo (19%) e basilico (3%)”, confermata anche da altri siti. Oltre alle erbe che compongono questo mix ne esistono alcune tipiche della zona senza essere presenti nel bland, come il dragoncello o il cerfoglio.

Un dettaglio da tenere ben presente è l’umidità delle spezie, che non devono essere troppo bagnate per evitare eventuali marcescenze né troppo asciutte da sbriciolarsi mentre vengono maneggiate. La loro reale provenienza è un’altra problematica difficilmente risolvibile: se infatti queste spezie sono tipiche della regione francese non esiste una vera e propria certificazione che funga da garanzia della loro provenienza. Meglio arrendersi all’idea che molto probabilmente le erbe di provenza che compreremo in negozio non vengano tanto dalla Francia quanto piuttosto da un angolo sperduto dell’Asia Centrale.

Fonti: Lepetitmarseillais - Aiafood - Bio-Uniroma - Fotografareeviaggiare - Lettera43 - France.fr - Erbeincucina - Wikipedia - Eplanetti


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