inNaturale
Home
>
I bambini intelligenti vivono più a lungo

I bambini intelligenti vivono più a lungo

Che una mente sveglia aiuti a sopravvivere più facilmente alle difficoltà che la vita ci mette di fronte è forse un’intuizione che tutti abbiamo avuto: più svegli si è, più strumenti si hanno a disposizione per interpretare il mondo e adattarsi alle circostanze. A dare una prima conferma alla saggezza popolare è uno studio dell’Università di Edimburgo, Oxford e dello University College London iniziato nel lontano 1947.

La ricerca a lungo termine

I ricercatori scozzesi iniziarono il loro studio nel secondo dopoguerra su 75.252 bambine e bambini nati in Scozia nel 1936 e che, all’età di 11 anni, vennero sottoposti and un test standard per la misura del quoziente intellettivo. Nel 2015 i ricercatori sono stati in grado di incrociare i dati di allora con le cause di morte di gran parte della popolazione iniziale, trovando risultati tutto sommato sorprendenti.

Sebbene infatti sia facilmente intuibile come un quoziente intellettivo più alto possa facilitare l’affronto dei problemi quotidiani, sorprende invece come, secondo i dati, l’intelligenza sarebbe un fattore decisivo anche nella riduzione dei fattori di rischio per malattie cardiache, infarti, cancro e problemi respiratori. Sempre secondo lo studio, persone dal QI più elevato incorrerebbero meno in infortuni, malattie digestive e demenza.

Una possibile spiegazione

«Ancora non comprendiamo pienamente le motivazioni per cui l’intelligenza infantile sia correlata alla longevità» ha spiegato il professor Ian Deary dell’Università di Edimburgo «ma manteniamo una mente aperta». Stile di vita, educazione, conoscenza di pratiche mediche, disponibilità economiche e genetica potrebbero tutte influire sul risultato finale secondo i ricercatori che ancora stanno elaborando i dati per sondare queste possibilità.

Un rischio di morte inferiore rimane anche tenendo conto di altri fattori come sesso, stato socioeconomico e fattori come disoccupazione, sovraffollamento e altre avverse condizioni di vita influirebbero soltanto per il 30% della correlazione tra QI e mortalità.

Insomma, più siamo svegli più siamo inclini a prenderci cura della nostra salute psicofisica nel modo corretto, fumare meno e mangiare sano e magari evitare di compiere sciocchezze nelle nostre scelte quotidiane o, quantomeno, farlo meno spesso.

Fonti: liberoquotidiano.it - nytimes.com - telegraph.co.uk - tiesacademy.com


denis venturi
Denis Venturi
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte