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Anche le meduse dormono: uno studio per comprendere le origini del sonno

Anche le meduse dormono: uno studio per comprendere le origini del sonno

Un nuovo passo verso la comprensione dei misteri del sonno. L’osservazione delle meduse ci fornisce importanti indizi sulle origini del bisogno di dormire.

Gli scienziati del prestigioso Caltech (California Institute of Technology) hanno monitorato per sei giorni e sei notti la routine delle meduse Cassiopea, osservando dei veri e propri cicli di sonno e veglia, lasciando intuire che il dormire abbia un’origine molto più antica di quanto si potesse pensare. Addirittura, non serve nemmeno avere un cervello.

Anche le meduse schiacciano schiacciano i pisolini

Sei un dormiglione e cogli al volo ogni occasione di schiacciare un pisolino? Non sentirti in colpa, il tuo bisogno di dormire pare avere origine molto più antica di quanto si possa credere. Tutti gli animali complessi, dal moscerino alla balenottera azzurra, dormono, questo è da sempre un bel grattacapo per gli studiosi. Perché la natura si è evoluta rendendo necessarie queste ore di riposo in cui gli animali risultano particolarmente vulnerabili? Il mistero si infittisce ulteriormente, dal momento che di recente gli scienziati hanno osservato dormire anche delle meduse, organismi privi di un vero e proprio cervello.

Nei laboratori del Caltech si sono messe sotto osservazione, per sei giorni e sei notti, delle meduse Cassiopea, chiamate anche in lingua inglese upside-down jellyfish - meduse a testa in giù - per la loro abitudine di restare adagiate sul fondale marino con i tentacoli verso l’alto. Si è osservato è che questi esseri mostravano dei cicli in cui la loro attività, intesa come numero di pulsazioni, diminuiva di un terzo. Se non bastasse questo, si è notato che, se disturbate durante il loro periodo di riposo, il giorno seguente mostravano dei livelli di attivazione sensibilmente minori. Erano stanche!

Un sonno senza cervello

Il punto più affascinante di questa osservazione sta proprio nel fatto che questi esseri non possiedano un vero e proprio cervello, il che va a scuotere le convinzioni dei neuroscienziati, aprendo nuovi interrogativi. Il sonno pare avere un’origine ben più ancestrale di quanto si potesse pensare, che prescinde dalla presenza o meno di un vero cervello. Ma qual è allora la complessità minima richiesta perché un organismo abbia o meno la necessità di dormire?

La discussione rimane aperta, ma questo studio pone le basi per una ricerca che dovrà addentrarsi sempre di più nei meandri dell’evoluzione, cercando magari proprio il gene responsabile della nostra necessità di dormire. Per ora tutti i dormiglioni del mondo si prendano una rivincita, magari sognando tra le coperte i meravigliosi misteri della natura, spesso celati nei luoghi più inaspettati.

Fonti: nature.com - wikipedia.org


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Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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