Agenda 2030: il punto sull’obiettivo 17, partnership per lo sviluppo sostenibile

Secondo l’Agenda 2030 il futuro sostenibile del pianeta passa dalla messa a punto di progetti di collaborazione internazionale e l’obiettivo 17 insiste proprio sull’importanza delle partnership. I Paesi in via di sviluppo dovrebbero ricevere sostegno costante e nelle realtà più avvantaggiate è fondamentale che settore pubblico e privato agiscano in sinergia. I traguardi da raggiungere sono ancora lontani e l’ultimo rapporto ASviS mostra che la situazione in Italia è critica.

Cosa vuol dire partnership nell’obiettivo 17 dell’Agenda 2030? 

La partnership globale di cui si parla all’obiettivo 17 dell’Agenda 2030 è declinata in modo complesso. Il goal stabilisce la necessità di “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”. Dal punto di vista finanziario ciò significa che i Paesi più ricchi sono chiamati a destinare risorse al sostegno di quelli in via di sviluppo. Grande importanza è attribuita anche alla collaborazione nell’ambito dello sviluppo tecnologico. Le Nazioni Unite ritengono fondamentale promuovere le innovazioni in linea con il rispetto dell’ambiente anche nelle realtà meno avvantaggiate. 

La condivisione di informazioni e scoperte scientifiche diventa, dunque, un presupposto imprescindibile. A livello commerciale si punta a incrementare le esportazioni degli Stati più poveri e a offrire a tutti libero accesso al mercato. La stabilità economica passa, però, obbligatoriamente da strategie politiche coerenti e dal rispetto dello spazio di leadership delle singole nazioni.

Cosa fare per raggiungere l’obiettivo 17 dell’Agenda 2030 sulle partnership? 

Per raggiungere i traguardi dell’obiettivo 17 dell’Agenda 2030 e costruire, quindi, una partnership globale solida per lo sviluppo sostenibile è necessario impegno. È fondamentale, in primis, che i Paesi destinino all’Aiuto Pubblico per lo Sviluppo quanto effettivamente pattuito. La media è, però, oggi intorno allo 0.33% del Pil. Per ridurre la dipendenza dei Paesi più poveri dai sostegni bisognerà, inoltre, favorire una mobilitazione di risorse a livello locale. 

Da migliorare è anche l’accesso a informazione e tecnologie. Per quanto il numero di persone che può contare sulla rete internet sia in costante aumento, 2.6 miliardi di persone nel mondo ne sono ancora prive.

L’obiettivo 17 dell’Agenda 2030 è l’ultimo del piano, ma la questione delle partnership internazionali non è meno importante degli altri target. La consapevolezza su tale punto, però, scarseggia. In Italia, secondo i sondaggi Ipsos riportati da ASviS solo il 3% della popolazione riconosce il goal come prioritario. Alla base di questa concezione c’è una precisa percezione di società e relazioni interpersonali, che vede l’80% degli individui credere che gli altri siano pronti ad approfittare di loro.